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Lapidario del Museo Civico Medievale di Bologna Online il nuovo scenario del portale www.storiaememoriadibologna.it
È dedicato al Lapidario del Museo Civico Medievale il nuovo scenario del portale Storia e Memoria di Bologna, il progetto digitale avviato nel 2014 dal Museo civico del Risorgimento | Istituzione Bologna Musei per rendere accessibile a tutti gli utenti del web una memoria collettiva sugli avvenimenti storici che hanno interessato la città e la sua area metropolitana nel periodo compreso tra l’età napoleonica e la Liberazione del 1945.Uno strumento ideato per rispondere alla domanda pubblica di storia e memoria su periodi ed eventi del passato, la cui conoscenza è fondamentale per la comprensione del tempo presente.
Dopo il focus tematico sulla memoria del secolare Governo Pontificio nella città felsinea, ripercorso attraverso i 188 stemmi che decorano la maestosa Sala Urbana di Palazzo d’Accursio, la collaborazione scientifica con i Musei Civici d’Arte Antica nella valorizzazione del patrimonio storico-artistico cittadino si rinnova con un approfondimento monografico sulla raccolta di 41 epigrafi di epoca ed impiego differenti, prevalentemente provenienti dall’area urbana bolognese, costituitasi prevalentemente tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, nella fase storica post-risorgimentale in cui in Italia si andava istituzionalizzando la forma del “museo civico” come nuova componente del sistema museale italiano.
L’esemplificazione ricca e variegata documentata da questo corpus di reperti consente al pubblico di avvicinarsi a temi di grande rilievo e interesse, come il rapporto tra fenomeni grafici e spazio pubblico della città, con le relative implicazioni sotto il profilo non solo formale ma anche simbolico e ideologico, e l’evoluzione della scrittura e del lavoro che la produce in ambito monumentale.
Il nuovo capitolo, che va ad affiancarsi ai sette già consultabili, rispettivamente incentrati su Certosa di Bologna, Prima Guerra Mondiale, Lotta di Liberazione 1943-45, Bologna nell’Ottocento, Lapidi cittadine e il già citato Governo Pontificio, è raggiungibile all’indirizzo http://www.storiaememoriadibologna.it/lapidario-museo-civico-medieval.
La collezione comprende materiali di natura eterogenea prevalentemente provenienti dall’area urbana bolognese, acquisiti in seguito a ristrutturazioni di chiese e monumenti, scavi o demolizioni di edifici e cinta murarie, donazioni. Il nucleo più ragguardevole si compone di 41 manufatti lapidei tra epigrafi e cippi (31) e stemmi (10), databili in un arco temporale compreso tra Alto Medioevo e XVII secolo, che si connota in particolare per la ricorrenza di iscrizioni relative alle professioni e alle attività di società e comunità organizzate, soprattutto laiche.
Alcuni pezzi della raccolta si distinguono per il rilevante interesse documentario ed estetico. Il più antico è la lapide funebre dell’ostiario Martino (VII-VIII secolo) in pietra calcarea con scrittura capitale. Si tratta di una rarissima testimonianza epigrafica altomedievale di ambito bolognese relativa ad un ostiario, un membro di grado inferiore nella gerarchia ecclesiastica che aveva la funzione di custode delle porte e del mantenimento dell’ordine nelle chiese.
Roma 7 febbraio 2021
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