di Franco LUCCICHENTI
Due giorni fa è stata rubata un’opera al Museo Picasso di Parigi. Si tratta di una giacca da lavoro che l’artista spagnolo Oriol Vilanova ha esposto appendendola a un gancio nel percorso espositivo (fig.1)
Il “ladro” ha rubato un’ opera d’arte o una giacca da lavoro? Mi domando se l’opera d’arte è la giacca appesa, l’avvenuto furto o entrambi.
L’azione artistica si è completata con la sottrazione e il “ladro” partecipando inconsapevolmente all’evento è diventato artista anche lui? Siccome le telecamere di sorveglianza hanno ripreso la persona che provava la giacca prima di sottrarla sembra chiaro che il furto non era su commissione per dare diffusione mediatica alla cosa.
Il furto dà valore all’oggetto rubato? O la giacca diventando oggetto utile perde valore artistico. Tolta dal gancio del Museo non è più un’ opera ma un indumento. Forse è una azione artistica anche sottrarre “improvvisamente” una opera d’arte togliendola dal chiodo dove era appesa.
Emerge l’aspetto “trinitario” del fatto: 1, il chiodo; 2, la giacca; 3, il furto.
Come insegna la fisica la “comprensione di in evento passa per l’analisi delle sue componenti”. Il numero tre nel suo significato ha un valore unificante, il due separa quanto il tre unisce, la sua espressione geometrica è il triangolo (fig. 2)
Ritengo che non serva insistere sull’importanza filosofica, matematica, scientifica del numero tre e su quanto è stato scritto a riguardo.
Il ragionamento si complica, la reazione soggettiva dell’osservatore nei confronti dell’opera è difficile da analizzare, le proprietà oggettive appaiono insignificanti.
Il chiodo sul muro del museo senza giacca appesa è testimone melanconico di una “assenza” (fig. 3) la giacca è un indumento strappato all’arte riappendendola ridiventerà arte o forse no, il “ladro” si dibatte con la coscienza. Concludo proponendo che probabilmente il vero artista è chi scrive queste brevi considerazioni che riempiono un vuoto colmandolo di “significato”.
Franco LUCCIHENTI Roma 2 aprile 2022