Successo per il primo degli “Incontri al Museo” con Silvia Bencivelli

di Rosa SCOPECE

La Pendola Urania e il discorso sul Tempo di Silvia Bencivelli

Silvia Bencivelli

Domenica 5 Novembre, al Museo Napoleonico, ha preso il via “Incontriamoci al Museo”, l’iniziativa culturale di Mix, che promuove la valorizzazione del patrimonio culturale e l’aggregazione intorno ad esso, proponendo a scrittori di raccontare un’opera del museo ospitante, in modo originale rispetto a quanto fatto da esperti del campo. Protagonista del primo dei cinque appuntamenti previsti, è stata la giornalista e scrittrice Silvia Bencivelli con il suo Discorso sul Tempo dedicato alla Pendola Urania di Taunay. Dopo una breve ed introduttiva descrizione storico-artistica dell’opera, la Bencivelli, collegandosi alla funzione della Pendola nel contesto storico-culturale in cui è stata costruita, si lancia a razzo in un discorso sulla misurazione del tempo così ricco di esempi e dettagli, da lasciare i presenti attenti ed in silenzio religioso per tutta la durata dell’incontro.

“Il tempo non esiste per la fisica, è solo un’illusione che serve agli uomini per rapportarsi agli eventi. In passato lo si misurava guardando l’alternarsi del dì e della notte, misurarlo con degli strumenti era roba da ricchi e la Pendola Urania ne è un esempio” – dice Silvia Bencivelli. “Nessuno oggi avrebbe difficoltà a leggere l’ora sulla pendola in questione, ma se un italiano le si fosse avvicinato nel 1300 sarebbe rimasto interdetto.”

Pendola Urania. Roma. Museo Napoleonico

Con quest’ennesima affermazione, carica la curiosità dei partecipanti e rivela cos’era l’Ora Italica, cioè il nostro modo di suddividere il tempo prima che l’aristocrazia decidesse l’ora per tutti ed avvenisse l’adeguamento europeo, alla fine del 1700. A quel punto inizia il racconto di aneddoti sull’ora italica e sul caos che ad un certo momento creò, presentandosi così agli occhi degli stranieri come un metodo di misurazione molto bizzarro. L’avvincente racconto d’impostazione scientifica della Bencivelli colpisce nel segno, ricava dall’opera significati più ampi e permette al pubblico di fruirne in modo nuovo e profondo. Se questo è solo l’inizio per il Mix, si prospettano tanti altri incontri davvero interessanti.

di Rosa SCOPECE    Roma novembre 2017