Vittorio SGARBI
“L’iniziativa portata avanti dall’amico Francesco Petrucci di presentare per la prima volta al pubblico, dopo tanti anni spesi combattendo un’assurda battaglia giudiziaria, il dipinto che raffigura la Cattura di Cristo in collezione Bigetti è una delle tante che fanno del Museo del Barocco romano di Palazzo Chigi, un esempio straordinario di capacità organizzativa e gestionale oltre che esempio di grande qualità nelle esposizioni, nelle conferenze d’arte, ma anche nelle feste e nei concerti che vengono organizzati di continuo. Come ho avuto modo di dire già in passato si è trattato del miglior acquisto dello Stato.
Il dipinto ora dell’amico antiquario Mario Bigetti è il terzo tra quelli maggiormente conosciuti ed escluso quello di Odessa, certamente copia, è certamente importante e stimolante. Rispetto a quello di Dublino è maggiore come misura ma dopo la recente pulitura mi pare almeno in alcune parti meno tonico, quasi molle, segno di una conduzione pittorica probabilmente meno ferma di quanto invece non appaia l’altra che conosco bene. Questo non ne sminuisce la obiettiva rilevanza e il valore anche dal punto di vista storico artistico e iconografico considerato il movimento delle figure che si palesa quale possibile elemento caravaggesco, come la cornice che mi pare originale.
Certo è che un compito davvero gravoso spetta ora a Francesco Petrucci, a Mario Bigetti e a quanti -mi auguro molti- li seguiranno su questa strada, dato che si tratta di corroborare il loro lavoro teso ad accreditare la versione ora ad Ariccia come originale ed autografa ridimensionando la versione ora in Irlanda che com’è noto è riconosciuta generalmente l’unica realizzata da Caravaggio”.
Per completezza di informazione riportiamo anche le frasi più significative di un video che lo stesso Vittorio Sgarbi ha pubblicato su youtube:
“Ciò non toglie l’importanza del dipinto Bigetti sia per la dimensione ma soprattuto per la libertà della pittura che si manifesta in molte parti, rispetto ad una pittura più ferma che è quella della versione di Dublino e della versione di Odessa che è sicuramente una copia. Per cui oggi si riducono a due le possibili opere di Caravaggio sul tema della Cattura di Cristo”