Tre architette ripercorrono “Piranesi nei luoghi di Piranesi” e il lungo rapporto del “Grau” di Roma con il territorio di Cori (fino al 30 novembre)

redazione

Circolo Cittadino Sante Palumbo, Piazza del Popolo 2,  Latina

Gabriella Colucci, Anna Di Noto, Patrizia Nicolosi ( Grau )

TRE PERFORMER ANTE LITTERAM

Piranesi nei luoghi di Piranesi e Il Museo della Città e del Territorio di Cori

A  cura di  Ordine degli Architetti Latina e Provincia – Commissione Cultura

Architetti Maria Di Falco e Paola Parziale

Sabato 16 novembre 2019 ore 11.00 fino al 30 novembre 2019. Orario  tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 18,30

Il Museo della Città di Cori ha sede nell’ala del convento degli agostiniani che è parte del complesso monumentale della chiesa di S. Oliva. Costruito su più livelli e fondato su un ampio terrazzamento tra le due parti della città, Cori monte e Cori valle, è orientato verso il mare e protetto da un ampio tratto delle mura poligonali. Si tratta di un Museo con una precisa connotazione: quella di indagare  i caratteri del territorio dei Monti Lepini, nel Lazio meridionale. Architettura e paesaggio, progetto e luogo, costituiscono lo spirito di un allestimento attento ai beni culturali diffusi, alle città che vi sono fondate, alla struttura dei tracciati storici che le ricollega.

Ma si deve ricordare come questo lungo percorso progettuale prenda le mosse addirittura dal 1979 quando, a 200 anni dalla morte di Giovan Battista Piranesi, l’Istituto Nazionale per la Grafica, promuove a Roma e in questi territori la grande mostra Piranesi nei luoghi di Piranesi. Nella sede di Cori (unitamente a una rassegna collettiva di disegni di architettura contemporanea dal titolo “Architettura disegnata”), le tre progettiste allestiscono non solo la Mostra dedicata al Maestro veneziano, ma ne proiettano gli esiti figurativi su tutto il tessuto della città storica.

Le iniziative Luoghi Teatrali e Un’ idea di Teatro diffondono una consapevolezza progettuale che va oltre il museo stesso: nei luoghi antichi della vita collettiva,  il Pozzo dorico, la Via delle colonne, il Tempio di Ercole… in  un sistema di teatri i cui riferimenti simbolici evocano le antiche storie della fondazione e della trasformazione della città. Esperienze tutte volte a diffondere i segni di una civiltà remota che deve tornare a vivere per ricostruire una compiuta identità urbana e territoriale.

Roma  10 novembre 2019

Via Flaminia 58, 00196 Roma; tel. 06393339652149; http://www.aocf58.it  aocf58@virgilio.it