di Eleonora PERSICHETTI
Appena inaugurata, all’Auditorium Galata Museo del Mare di Genova, la mostra Un mare di rischi – tra pirati, scommesse e mercanti, che ripercorre la storia del fenomeno assicurativo, dal Medioevo a oggi, tra antiche polizze, manifesti e preziosi testi antichi.
Tutto il materiale proviene dalla Fondazione Mansutti di Milano, che conserva una collezione, specialistica, unica al mondo, sulla storia dell’assicurazione. Ed è proprio la Fondazione Mansutti che ha curato l’esposizione in collaborazione con l’Associazione Promotori Musei del Mare e il Mu.MA Istituzione Musei del Mare e delle Migrazioni. La Fondazione Mansutti è nata a Milano nel 2004 dalla donazione che Francesco Mansutti ha fatto della biblioteca e del suo archivio storico imperniati sulla storia dell’assicurazione, documentata – dalle origini all’epoca moderna – dal punto di vista economico, giuridico, tecnico, sociale e di costume. Si è espresso così il presidente, Francesco Mansutti:
“Si tratta di una mostra di grande interesse, tanto sul versante storico e dell’attualità, quanto su quello artistico e della comunicazione pubblicitaria – spiega. Presentando diverse chiavi di lettura, l’iniziativa si rivolge sia a chi segue i temi della storia e dell’economia – per studio, lavoro o interesse personale – sia al grande pubblico che potrà addentrarsi, in modo piacevole, in un mondo, spesso poco conosciuto, come quello dell’assicurazione, partendo dalle sue origini per arrivare ai giorni nostri, fino a prefigurarne gli sviluppi futuri”.
L’obiettivo è quello di portare avanti, senza scopo di lucro, l’impegno a valorizzare e a divulgare il patrimonio culturale nell’ambito della storia dell’assicurazione, documentandone l’evoluzione.
Si possono ammirare sette vetrine con libri antichi, polizze e azioni di compagnie assicurative italiane e straniere. Oltre ai documenti, ci sono anche testimonianze storico-artistiche costituite da un pannello di circa una trentina di targhe-incendio e da una galleria di 26 tra i più significativi manifesti pubblicitari di compagnie di assicurazione italiane e straniere. La prima parte della mostra è incentrata sulla figura del mercante medievale e sulle prime forme di assicurazione marittima. Tra i pezzi esposti: la polizza di assicurazione più antica, stilata da un notaio genovese il 18 febbraio 1343, proveniente dall’Archivio di Stato di Genova. Nel XIV secolo, il ceto mercantile aveva raggiunto una notevole potenza economica e politica, fino ad allora sconosciuta. Gli scambi commerciali marittimi con l’Estremo Oriente si erano sviluppati a tal punto da ritenere indispensabile trovare il modo di contenere i rischi per non annullare il guadagno ottenuto. Con il “contratto assicurativo” si trasferiva il rischio della perdita di un carico o della stessa nave ad altri che fossero disposti a prenderlo su di sé al fine di ottenere, a loro volta, un’analoga copertura per le loro spedizioni. Questa pratica si diffuse a partire dal Quattrocento, tanto da diventare vitale per il commercio.
Sul tema legato alla legislazione e alla storia del diritto delle assicurazioni, fra le altre opere esposte, vi sono i celebri trattati dei genovesi Casaregi e Della Torre e la splendida edizione veneziana del 1549 del Libro del Consolato de’ marinari.
Una sezione della mostra è interamente dedicata alla nascita delle prime compagnie: dai Lloyd’s di Londra arrivando ai più antichi istituti assicurativi in Italia, a cominciare dal 1825 con la fondazione della Milano Assicurazioni, seguita nel 1828 dalla Reale Mutua di Torino e nel 1831 dalle Generali di Trieste.
Altro tema importante al centro dell’esposizione è l’evoluzione stilistica della grafica pubblicitaria assicurativa, attraverso manifesti, stampati nell’arco di oltre un secolo, dalla seconda metà dell’Ottocento agli anni Settanta del secolo scorso. La rassegna propone un’inedita selezione di manifesti creati da cartellonisti e artisti di talento e fama, quali Umberto Boccioni, Adolf Hohenstein, Marcello Dudovich, Leopoldo Metlicovitz, Gino Boccasile.
Elwonora PERSICHETTI 2 febbraio 2020