Un nuovo doppio CD in occasione del 150° compleanno di Enrico Caruso. Le canzoni scritte da lui e scritte per lui.

di Claudio LISTANTI

Enrico Caruso è uno degli artisti più conosciuto ed apprezzato di tutti i tempi, vero e proprio ‘mito’ a livello mondiale il cui nome, la sua bravura e la sua attività godono di una popolarità universale riuscendo sempre a scuotere gli animi di chi lo ascolta.

La sua grandezza di cantante e di interprete consiste nell’essere riuscito ad aver contribuito a porre le basi per la figura del tenore ‘moderno’ nella quale elemento indispensabile è da ricercarsi sicuramente nell’abilità vocale ma, anche, nella sua vita mondana, nei rapporti con i suoi colleghi cantanti, con i suoi amori, la sua vita matrimoniale e sentimentale, oltre che per la sua non comune umanità nei rapporti con gli altri, con gli inevitabili gossip che scuotono l’esistenza di tutti i personaggi pubblici per essere, complessivamente, quasi una icona interculturale.

Oggi questa sua popolarità è pressocché immutata come hanno dimostrato le numerose celebrazioni organizzate un po’ ovunque per ricordare la sua figura di uomo e di artista a distanza di 100 anni dalla sua prematura scomparsa ricorrenza che anche About Art ha celebrato con due articoli interamente dedicati alla sua figura. Per chi volesse approfondire proponiamo di seguito i link degli articoli: https://www.aboutartonline.com/a-100-anni-dalla-scomparsa-resiste-il-mito-di-enrico-caruso-un-gigante-dellopera-di-tutti-i-tempi-parte-i/

https://www.aboutartonline.com/quando-la-musica-si-fa-vita-lomaggio-a-enrico-caruso-a-100-anni-dalla-scomparsa-parte-ii-con-video-e-audio-dalle-migliori-arie/

Fig. 1 La copertina del doppio CD Enrico Caruso- His Songs composed FOR him and BY him.

Ma anche il 2023 ci offre un’altra occasione per commemorare la figura di questo grande artista. Il 25 febbraio di quest’anno infatti ricorrono i 150 dalla nascita di Enrico Caruso avvenuta a Napoli il 25 febbraio del 1873.

Per celebrare questa importante data è da segnalare una nuova iniziativa discografica promossa dall’etichetta Urania Records che ha pubblicato un doppio CD intitolato Enrico Caruso. His songs composed for him and by him (Le sue canzoni, scritte per lui e da lui), realizzato grazie al pianista Marco Scolastra ed al tenore Mark Milhofer che a corredo ha predisposto anche delle note esplicative e di approfondimento dei brani incisi e del contesto all’interno del quale furono prodotti.

Nel complesso sono state incise 48 canzoni delle quali 9 sono il frutto della fantasia dello stesso Caruso che ne ha scritto o il testo letterario o la parte melodica mentre in una occasione è stato autore di entrambe le componenti. Le rimanenti 39 canzoni sono state scelte tra le circa 90 che diversi musicisti dell’epoca scrissero espressamente per Caruso. Una cospicua parte delle canzoni proposte sono da considerarsi Prima Registrazione Mondiale. L’iniziativa, inoltre, è impreziosita dal fatto che le registrazioni sono state effettuate a Bellosguardo, Villa Caruso, la casa che il tenore acquistò in Toscana, a Lastra a Signa nei dintorni di Firenze, che modellò nell’insieme sulle sue esigenze di artista.

Fig. 2 Il pianista Marco Scolastra © Francesco Fratta

La figura, la carriera ed il successo di Enrico Caruso corsero, praticamente, in parallelo con lo sviluppo dell’incisione discografica la cui tecnica, a partire dai primissimi anni del ‘900, faceva registrare progressi continui e determinanti per una riproduzione sonora sempre più efficace. Il ‘mito’ Caruso nacque grazie anche a questa circostanza e gli va dato il merito di aver capito l’importanza e la valenza di questo mezzo di comunicazione rendendo così possibile trasmettere, al di là delle mura di un teatro o di una sala da concerto, la magnificenza della sua arte. Una esperienza che si ripeté dopo non molti anni tramite un altro fenomeno ‘multimediale’ con protagonista un altro italiano, Arturo Toscanini, che tramite il disco è riuscito a dare a tutti la possibilità di apprezzare la sua abilità direttoriale.

Inoltre le registrazioni di Caruso posseggono anche una non trascurabile valenza storica perché, oltre a consentire a noi posteri di comprendere la specificità della sua voce e delle sue interpretazioni, ci permette anche di ricostruire lo ‘stile’ di canto dell’800, periodo durante il quale nacque ed ebbe i primi sviluppi la vocalità di Caruso che raccolse il testimone dei cantanti di quel periodo.

Fig. 3 Il tenore Mark Milhofer.

Il doppio CD “Enrico Caruso. His songs composed for him and by him” è strutturato per un arricchimento delle conoscenze del repertorio di Enrico Caruso all’interno del quale, oltre all’opera lirica, assumeva un ruolo di fondamentale importanza quello dedicato alle canzoni e alle romanze da camera alle quali il tenore dedicò una cospicua fetta della sua attività. Questo tipo di repertorio consentì al tenore di ampliare la sua popolarità per raggiungere un gradimento assoluto presso un pubblico sempre più vasto.

Tale fama, come mette bene in evidenza il libretto scritto da Mark Milhofer che contiene note esaustive per approfondire molti aspetti della vita del tenore, del quale citiamo le sue stesse parole:

“Tale fama significava che era in suo potere determinare la reputazione di un compositore, come dimostrano novanta canzoni scritte per lui e a lui dedicate. Se egli eseguiva, o meglio ancora, registrava una canzone, il compositore aveva la garanzia di arricchirsi dalla vendita degli spartiti e dalle royalties.”

Viene da sé che le canzoni e le romanze da camera ebbero una cassa di risonanza gigantesca nel mondo della Musica e dell’Arte dell’epoca, un repertorio comunque molto sentito da quanti scrissero appositamente per Caruso una novantina di queste composizioni, stimolando in Caruso stesso l’ispirazione per produrne direttamente una piccola parte, scrivendone i testi o le melodie.

A questo cospicuo ‘corpus’ di piccole composizioni si rivolge questo doppio CD pubblicato da Urania Records che contiene tutte e nove le canzoni alla cui creazione ha partecipato direttamente Caruso accompagnate da altre 39 che costituiscono un’ampia selezione di brani che alcuni compositori, più o meno noti, scrissero espressamente per lui.

Fig. 4 Marco Scolastra e Mark Milhofer con un grammofono d’epoca a Villa Bellosguardo.

Le 9 canzoni scritte da Caruso, ovviamente, sono la parte più stimolante di questa nuova pubblicazione soprattutto quelle per le quali il tenore ne creò la melodia e, in particolare, l’unica per la quale è stimato che il tenore abbia composto sia il testo che la musica. Il titolo del brano è Tiempo Antico della quale riportiamo il testo che, anche se scritto in napoletano, se ne comprende bene il senso:

 

Era lu tiempo antico pe me lu paraviso/ca sempre benedico pecché cu nu surriso/ li bbraccia m’arapive e ‘mbietto me strignive.
Chino ‘e passione currevo ‘mbraccio a te, / ma tu ca si ‘nfamona te cufiave e me. / Ah! chillu tiempo antico te si scurdata oj né! / penzanno sempe dico che ne sarrà de me!
A primmavera trase, o’ sole scard’ammore / e da stu core scasa nu raggio de calore / penzanno ca i’ torno e cchiù nu trovo a te.
Tu te ne si ghiuta cu n’auto ‘nfantasia / e a chesta vita mia na fossa aie araputo! / Ah! chillu tiempo antico te si scurdata oj né! / penzanno sempe dico che ne sarrà de me!

Molto chiaramente il testo propone elementi autobiografici abbinabili all’epoca della separazione con la moglie Ada Giachetti e composta nel 1912. Caruso rimase scosso da questa separazione avvenuta dopo essere venuto a conoscenza che la sua signora, anche madre dei suoi due figli, lo tradì con l’autista; un fatto spiacevole che trovò anche le vie giudiziarie con un processo che si svolse a quattro anni di distanza, proprio in quel 1912, un episodio che con ogni probabilità rinnovava il dolore delle sue ferite interiori. La musica di questa toccante canzone riflette lo stile primo novecento che caratterizza la musica da camera di quel periodo il cui rappresentante più illustre fu Francesco Paolo Tosti ma anche si ravvisano riverberi dell’opera lirica di stampo verista, tutti generi nei quali Caruso primeggiava e che hanno influito sulla sua creatività e, soprattutto, sulla realizzazione della linea vocale. Elementi questi che si ravvisano anche nelle altre canzoni da lui composte.

Fig. 5 Marco Scolastra e Mark Milhofer con un busto di Caruso a Villa Bellosguardo.

Delle rimanenti otto canzoni scritte da Caruso molto interessante è Adorables Tourments scritta nel 1907 su parole di Roland Gael ed arrangiata da Riccardo Barthelemy il pianista di Caruso. Questa canzone, nella quale si odono reminiscenze di uno del valzer de La Vedova Allegra di Lehar pone in evidenza un altro aspetto di queste composizioni del nostro tenore; la collaborazione di musicisti per l’arrangiamento della parte melodica che Caruso, per sua ammissione, trovava difficoltà ad armonizzarle in quanto non possedeva la necessaria dimestichezza per questa materia. Il Barthelemy è uno di questi e nel Cd è presente, in prima registrazione mondiale, anche “No! Nun di ca so stato I” su un testo di Salvatore Di Giacomo scritta nel 1911.

Altre prime registrazioni mondiali sono quelle di “Fenesta abbandunata” su testo di Rosario Di Vita del 1912, “Canzona a dispietto” su parole del baritono Edoardo Missiano del 1912 arrangiata da Alfredo Sarmiento che lavorò con il tenore nei primi anni di attività e “Per sempre Libertà (o Liberty Forever)” del 1917 su testo di Frederick H. Martens e l’arrangiamento di Vincenzo Bellezza direttore che il tenore scelse per dirigere alcuni suoi concerti; è una simpatica marcetta di stile statunitense scritta per una sottoscrizione di fondi per sostenere le spese di guerra necessarie agli Stati Uniti per la partecipazione alla Prima Guerra Mondiale.

A conclusione di questa parte del CD “Dreams of long ago” del 1912 su testo di Earl Carroll e due canzoni su testi di Enrico Caruso, quella più famosa è “Campane a sera” su musica di Vincenzo Billi e “Serenata (Souvenirs d’un concert)” su musica di Calogero Adolfo Bracco scritte, rispettivamente, nel 1918 e nel 1919.

Fig. 6 Marco Scolastra e Mark Milhofer assieme ad un ‘cartone’ riproducente Caruso in abiti di scena.

Le altre 39 tracce, come già anticipato, sono dedicate alle canzoni ed alle romanze scritte appositamente per Caruso. Ovviamente è l’aspetto più difficile da sintetizzare per riferire la validità di questa pubblicazione discografica utile per approfondire la personalità di uno dei più grandi artisti della storia. La selezione operata dagli autori del CD che parte da un insieme di circa 90 opere ha certamente impegnato Mark Milhofer e Marco Scolastra che hanno scelto la strada di proporre quelle meno conosciute al grande pubblico, molte delle quali in prima registrazione mondiale e ordinate per anno di composizione. Accanto a canzoni emblematiche del repertorio di Caruso, come “Mattinata” di Leoncavallo (1904), “Seconda mattinata” di Francesco Paolo Tosti (1903) e “Core n’grato” su testo di Riccardo Cordiferro e musica di Salvatore Cardillo (1911) una serie di canzoni scritte da compositori poco conosciuti. Tra questi un delizioso ciclo di quattro brani dal titolo di “Madrigali d’aprile” (Seduta al telaretto – Bella, tu senti – O cuore del cuor mio – Tutti i miei sogni) del 1906 su testi di Eduardo Pedio e musica di Enrico Leboffe, compositore napoletano che studiò composizione a Napoli; nel 1903 fu assunto al San Carlo per occuparsi dei cori e anche come direttore aggiunto.

Oppure i fremiti veristi di “Carso maledetto” su parole di Luigi Bandozzi con la musica di Leopoldo Mugnone musicista autore di opere liriche ma conosciuto per la sua apprezzata attività di direttore d’orchestra e “La partenza del soldato” su testo di Vincenzo Cafaro e la musica di Luigi Carvelli famoso per la musica per pianoforte ma anche perché fu Primo Corno alla prima assoluta del Falstaff di Verdi nel 1893 alla Scala; entrambe le canzoni sono del 1916 e quindi intrise di quella malinconia ispirata dalla coeva tragedia della prima guerra mondiale.

Queste ultime citazioni sono sicuramente insufficienti per comprendere a pieno l’importanza di questa pubblicazione discografica che per essere approfondita è utile consultare il libretto scritto da Mark Milhofer contenente note esaustive per analizzare i diversi aspetti legati all’incisione assieme a numerose citazioni ed aneddoti relativi alla vita di Caruso ed ai rapporti artistici con i suoi colleghi dell’epoca. Un libretto molto interessante ed approfondito che si può scaricare gratuitamente su https://uraniarecords.com/prodotto/enrico-caruso-the-book/

Per quanto riguarda l’esecuzione musicale questo doppio CD si avvale dell’esperienza esecutiva del pianista Marco Scolastra acquisita nell’ambito delle sue numerose partecipazioni a concerti di canto da camera nei quali ha sempre dimostrato di possedere quel gusto ‘salottiero’ necessario alla loro buona riuscita, come ricordiamo quelli deliziosi proposti assieme a Elio Pandolfi più volte da noi ascoltati il cui spirito emerge anche in questa nuova pubblicazione discografica. Per il tenore Mark Milhofer al quale va il merito della riproposta musicale è toccato, ovviamente, il compito più ingrato, quello di reinterpretare il repertorio di Caruso modellato sulle sue doti vocali e sulla sua duttilità di interprete. Milhofer offre, però, una interpretazione misurata prestando cura agli accenti che il testo musicale propone evidenziando anche delle efficaci mezze voci e acuti sicuri per una interpretazione vocale del tutto accettabile.

Claudio LISTANTI  Roma 26 Febbraio 2023

Enrico Caruso

His Songs composed FOR him and BY him

Mark Milhofer tenore – Marco Scolastra pianoforte

Registrato presso Villa Caruso Bellosguardo, Lastra a Signa – Italia, dal 30 maggio al 4 giugno 2022. Strumento: Steinway&Sons D-274, Tizian, fornito da Bussotti-Fabbrini (A= 442 Hz) Urania Records. Il CD è acquistabile sul sito uraniarecords.com, presto disponibile sulle principali piattaforme musicali, acquistabile in internet e nei negozi di dischi.