Un tuffo virtuale nei disegni di Leonardo da Vinci al Museo di Palazzo Poggi (Bo)

di Eleonora PERSICHETTI

Cinque dei più famosi disegni leopardiani, dall’Uomo Vitruviano al celebre Paesaggio del 1473, possono essere esplorati grazie ad uno strumento digitale ad altissima risoluzione, capace di mostrarne i più piccoli dettagli fino a restituirne l’aspetto tridimensionale

In occasione del quinto centenario della morte di Leonardo da Vinci, al Museo di Palazzo Poggi dell’Università di Bologna è stata inaugurata la mostra “Leonardo, anatomia dei disegni”, promossa dal Sistema Museale di Ateneo e dalla Biblioteca Universitaria di Bologna.

La mostra, realizzata in collaborazione con il Museo Leonardiano di Vinci e il Polo Museale Emilia-Romagna, espone cinque disegni di Leonardo, tra i quali il celeberrimo “Uomo Vitruviano” e il “Paesaggio” del 1473, mostrati non in originale ma tramite l’applicativo ISLe, che li pone sotto una nuova luce, consentendo al visitatore di capire i motivi che hanno reso l’opera dell’artista così rilevante per la storia dell’arte mondiale.

L’ InSight Leonardo (ISLe) è un artefatto comunicativo digitale elaborato per surrogare, indagare, descrivere e comunicare i disegni originali, i loro metodi di rappresentazione e i loro contenuti, riproducendone accuratamente forma, caratteri e aspetto. In poche parole è la trasposizione del disegno in forma digitale, replica fotorealistica tridimensionale interattiva. È stato messo a punto dal team del Dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna, guidato da Marco Gaiani Fabrizio Ivan Apollonio.

Ci sono  tavoli touchscreen da 55 pollici con risoluzione 4K capaci di guidare il visitatore nella dimensione virtuale dell’opera leonardesca. Le applicazioni multimediali sono accompagnate, oltre che da didascalie illustrative, anche da facsimili dei disegni originali, presentando il contesto storico e culturale in cui le opere sono nate.

Com ha chiarito Marco Gaiani:

“Applicare questa idea ai disegni di Leonardo non è certo stato semplice ­­- le difficoltà che abbiamo incontrato durante il delicato lavoro di acquisizione sono soprattutto di natura dimensionale”, aggiunge Fabrizio Apollonio. Leonardo, che ci ha lasciato un tesoro di oltre seimila pagine di quaderni, appunti e semplici fogli sparsi in cui sono contenuti circa centomila tra schizzi, diagrammi e disegni, utilizza spesso fogli assai piccoli, ad esempio il celeberrimo ‘Uomo Vitruviano’ è realizzato su un foglio poco più grande di un comune A4, mentre il foglio 117 del Codice Atlantico, raffigurante una ‘Fortezza a pianta quadrata’ è in un inusuale formato trapezoidale. Inoltre Leonardo utilizza un tratto straordinariamente fine, che va oltre il normale limite dell’occhio umano nel percepire i dettagli. In anni di lunga esperienza a contatto con disegni antichi non abbiamo mai riscontrato spessori grafici così sottili”.

Per restituire fedelmente la tridimensionalità dell’originale – dice ancora Gaiani – anziché adottare soluzioni essenzialmente 2D, come immagini ad altissima risoluzione, o ‘2D e mezzo’ come gli RTI (Reflectance Transformation Imaging), abbiamo scelto una soluzione completamente 3D che utilizza il concetto di ‘total appearence’: una sorta di estensione della fotografia che risulta dalla generazione di immagini di sintesi digitali”.

Con InSight Leonardo, insomma, i disegni dell’artista vinciano diventano 3D.

Ha sottolineato  Marco Gaiani:

“ISLe è una soluzione che mira a ricostruire tridimensionalmente l’intera riflettanza spaziale degli artefatti, al fine di assicurare la visualizzazione dinamica multiscala ad alta fedeltà, in modo da rendere apprezzabili non solo i caratteri grafici dell’elaborato (segni e impressione della punta metallica per tracciare i segni), ma anche le ondulazioni e i movimenti della carta, oltre alle criticità conservative del foglio, come la corrosione dovuta all’acidità degli inchiostri. Il principale vantaggio di ISLe quindi è consentire una visualizzazione fedele che non si limita ad una semplice vista ortogonale, ma fornisce la capacità di documentare, visualizzare e analizzare i dettagli fini della superficie. Infine, il sistema è in grado di garantire, sia al semplice visitatore sia allo studioso, la possibilità non solo di vedere apparire i tanti straordinari particolari del disegno, ma anche di poterli collegare agli studi già fatti e arrivare a scoprire caratteri che fino a quel momento non erano stati resi visibili. ISLe vuole mantenersi fedele al pensiero di Leonardo per il quale la vista rappresentava ‘il miglior senso’, l’atto conoscitivo che viene prima di ogni altro. È tramite la vista che l’uomo accumula l’esperienza del mondo circostante che quindi diviene il punto di partenza per costruire un nuovo modo di generare conoscenza e comprensione delle cose”.

Eleonora PERSICHETTI    29 novembre 2019

La mostra sarà aperta fino  al 19 gennaio.