Vincenzo Scolamiero al Casino dell’Orologio con “Di terra, acqua e vento” (16 ottobre alle ore 17.30).

di Silvana LAZZARINO

I ritmi del linguaggio poetico e musicale di Vincenzo Scolamiero al Casino dell’Orologio nell’ambito degli incontri Artisti a Villa Borghese con “Di terra, acqua e vento” il 16 ottobre alle ore 17.30.

Dopo il successo con l’opera di Giuseppe Salvatori dal titolo “D’Arte, di natura … E altro”.  dello scorso 11 ottobre a Villa Borghese a Roma, nell’ambito del ciclo di incontri Artisti a Villa Borghese organizzati dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali in collaborazione con Zètema Progetto Cultura, da non perdere il prossimo appuntamento, presso il Casino dell’Orologio di Villa Borghese Salone del Pergolato, il 16 ottobre alle ore 17,30 con Vincenzo Scolamiero (Sant’Andrea di Conza, Avellino, 1956), docente di Pittura presso il Dipartimento di Arti Visive dell’Accademia di Belle Arti di Roma.

L’incontro “Di Terra, Acqua e Vento” dedicato all’installazione di questo interessante artista famoso a livello internazionale, in costante dialogo con poeti, musicisti e letterati, è moderato da Claudio Crescentini della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e vede la partecipazione di Claudio Damiani uno dei massimi poeti contemporanei cui sono stati conferiti numerosi riconoscimenti tra cui il Premio Viareggio, Il Premio Eugenio Montale e il Premio internazionale Mario Luzi.

Vincenzo Scolamiero. (ph-dino ignani)

Impegnato fin dagli anni Ottanta con elaborazioni visive in simbiosi con gli elementi naturali ma anche con il suono e la musica, Vincenzo Scolamiero è particolarmente apprezzato per dipinti ed installazioni realizzate con elementi naturali, che entrano in dialogo con il patrimonio ambientale di Roma. Egli ricerca la meraviglia di un “luogo altro” per l’anima tramite le cose più semplici e minute estrapolate dal mondo naturale e restituite attraverso un’interazione di diverse espressioni legate a immagini, e suoni a creare quasi una contaminazione sensoriale e percettiva dove ogni elemento della natura e quindi riferito alla terra e all’aria sembra espandersi nella leggerezza di un ritmo che si fa armonia nelle evocazioni cromatiche di paesaggi interiori.

 Per questa occasione egli propone un’installazione site specific appositamente realizzata con elementi naturali che vanno a confrontarsi con il patrimonio ambientale di Roma Capitale. Arte e Natura a confronto, per ritrovare un dialogo autentico, dove spicca l’utilizzo, nel pigmento del colore, di zolle di terra, foglie, racimoli d’uva e altro. Sono propri i minimali elementi naturali a rappresentare la sostanza stessa del procedimento artistico utilizzato da Vincenzo Scolamiero anche nel rapporto con la parola poetica, grazie alla presenza di Claudio Damiani.

Riguardo l’interesse e l’applicazione della musica da parte di Scolamiero, sono da sottolineare le collaborazioni con la compositrice Silvia Colasanti per la quale elabora video scenografie e immagini come ad esempio quelli per il frontespizio e il booklet del Requiem “Stringeranno nei pugni una cometa”, commissionato alla compositrice dal 60° Festival dei Due Mondi di Spoleto per commemorare le vittime dei terremoti in centro Italia. Da menzionare anche il lavoro a quattro mani sempre con la Colasanti dei Sette libri-opera sul Quartetto d’Archi “Ogni cosa ad ogni cosa ha detto addio”: si tratta di sette esemplari unici firmati dagli autori, realizzati con inchiostri e pigmenti da Scolamiero con note autografe di Silvia Colasanti tratte dalla partitura per quartetto d’archi.

 L’interazione tra le arti, lo porta a lasciare che la sua pittura si faccia contaminare dal soffio poetico e dal vibrare della musica che donano plasticità ai suoi lavori dove dominano leggerezza, profondità rendendo le immagini mai statiche, ma in un continuo divenire come fossero in espansione. Sono immagini che si discostano da rappresentazioni realistiche e che non imitano la realtà, ma ne esprimono il divenire entro distese di colore, forme e pieghe della materia in cui agiscono terre, inchiostri, polveri metalliche brillanti entro giochi di luci e ombre dove si respirano profumi di stoire e tradizioni portati da un sottile vento che si addentra in questi spazi.

Vincenzo Scolamiero grazie alla musica e alla poesia restituisce alla natura e al paesaggio in particolare, una nuova rappresentazione grazie anche a quegli aspetti più piccoli e semplici della stessa natura che intesse di lirismo e sogno, proprio per la loro essenzialità e capacità di incantare..

Diverse sono le città italiane e internazionali dove la sua opera è stata esposta ed accolta: oltre a Roma, Milano, Torino, Venezia, Treviso, Bologna e Rimini, vanno citate tra le altre New York, Seul, Busan, Pechino, Fenghuang. Diverse e di grande interesse le sue esposizioni. Tra le personali ricordiamo quella alla Galleria de’ Serpenti di Roma, alla galleria AA.M-Architettura Arte Moderna comprese le più recenti a Siena al Museo Palazzo Pubblico – Magazzini del Sale e a Viterbo al Museo Nazionale Etrusco di Rocca Albornoz, Riguardo le rassegne espositive nazionali e internazionali cui ha preso parte citiamo la Quadriennale di Roma, la Biennale di Venezia, la The return of the cadavre exquis del Drawing Center di New York e la mostra Italia, Giappone-venti artisti a confronto alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma.

Anche questo incontro, come i precedenti ha inizio alle ore 17,30 con ingresso gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Silvana LAZZARINO  Roma 13 Ottobre 2024

Vincenzo Scolamiero.

Di Terra, Acqua e Vento

Artisti a Villa Borghese

Casino dell’Orologio a Villa Borghese. Salone del Pergolato, piazza di Siena n. 1 Roma

Mercoledì 16 ottobre 2024 ore 17.30 durata: 90 minuti; ingresso gratuito per tutti fino a esaurimento posti (massimo 60 partecipanti)

Per informazioni: www.museocarlobilotti.it

Telefono 060608 attivo tutti i giorni ore 9.00 – 19.00